RASSEGNA STAMPA

LA STAMPA - Maroni: ho piena fiducia in lui

New York, 18 giugno 2010

Maroni: ho piena fiducia in lui
Il Viminale fa quadrato. Alfano: innocente fino al giudizio definitivo

FRANCESCO SEMPRINI

<<Gianni De Gennaro ha la mia piena e totale fiducia>>. Non lascia spazio a dubbi il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che da New York commenta la sentenza di condanna in Appello nei confronti dell'ex capo della Polizia. <<Sono rammaricato per questa decisione che ribalta la sentenza di primo grado>>, spiega il ministro a margine dei lavori della conferenza sul Crimine organizzato transnazionale, organizzata alle Nazioni Unite. <<Attendiamo fiduciosi la pronuncia della Cassazione, perche' immagino che De Gennaro vi fara' ricorso>>. Nel frattempo per lui come per tutti vale la presunzione di innocenza: <<E' uno dei cardini del nostro sistema giuridico sancito dalla Costituzione>>. De Gennaro puo' continuare a contare sulla <<piena e totale fiducia mia personale e in qualita' di ministro dell'Interno. Fino alla sentenza definitiva, da questo punto di vista, da parte mia non cambia nulla>>. A fargli eco e' il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, secondo cui <<l'innocenza del prefetto, fino a condanna definitiva, e' sancita dalla Costituzione>>. Il direttore del Dis e' una persona <<che ha servito lo Stato con dedizione>> aggiunge il Guardasigilli rinnovando <<stima e fiducia>> nei suoi confronti.
Durante l'incontro con la stampa, il titolare del Viminale e' tornato sulla vicenda dell'ex boss di mafia, Gaspare Spatuzza, al quale la commissione centrale degli Interni ha deciso di non concedere il programma di protezione. <<Non e' stata una scelta politica>>, dice Maroni il quale precisa che <<non si e' deciso di togliere la protezione a Gaspare Spatuzza, perche' lui continua ad avere la tutela che gia' aveva e che e' commisurata al rischio che corre. Inoltre i magistrati potranno avvalersi della sua collaborazione>>. E sul caso si e' pronunciato anche il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, il quale ha spiegato di avere <<fiducia nella giurisdizione: i magistrati di sorveglianza possono comunque dare benefici penitenziari ai collaboratori indipendentemente dal programma di protezione>>. E proprio di crimine organizzato si e' parlato nel corso dei lavori dell'Assemblea generale plenaria alla quella hanno partecipato i due ministri assieme al procuratore con l'obiettivo di sostenere il rafforzamento della convenzione di Palermo e dei tre protocolli aggiuntivi. <<Abbiamo rilevato un interesse da parte di molti e riteniamo ci possa essere un'accelerazione nella sottoscrizione>>, dice Maroni il quale menziona in aula l'esperienza italiana quale una delle migliori nella lotta alla criminalita' organizzata e in particolare nel sequestro dei patrimoni mafiosi.
Il capo del Viminale ha inoltre confermato a Ronald Noble, numero uno della Interpol, la disponibilita' dell'Italia a ospitare la conferenza del 2012. Incisivo l'appello del segretario generale Ban Ki-moon: <<Quest'anno ricorre il decimo anniversario della Convenzione di Palermo, e' senza dubbio uno dei piu' importanti strumenti nella lotta al crimine organizzato, e per questo deve essere rinforzata>>. Sulla figura di Giovanni Falcone si e' invece soffermato il presidente dell'Assemblea, Ali Abdussalam Treki, il quale ha commemorato <<quanti hanno perso la vita difendendo i valori della giustizia e della liberta'. Tra questi c'e' Giovanni Falcone>>.